Famiglia: Salicaceae
Genere: Salix
Nome scientifico: Salix alba
Nome comune: Salice bianco

E’ un albero alto fino a 25 metri, dalla chioma aperta e i rami sottili, flessibili e tenaci, corteccia giallastra o grigio-rossastra.

Le foglie lanceolate-acuminate, con stipole caduche e piccole, picciolate e finemente seghettate sono pelose su ambo le facce da giovani. Le foglie adulte hanno pagina superiore poco pelosa o glabra, di sotto hanno densa peluria che conferisce una colorazione argentea.

Le infiorescenze sono costituite da amenti, distinti in femminili e maschili. Gli amenti maschili sono lunghi fino a 7 cm, presentano due stami e antere gialle; gli amenti femminili sono peduncolati e più esili di quelli maschili.

I frutti sono costituiti da capsule che, a piena maturazione, si aprono in due parti liberando dei semi cotonosi (ovverosia semi dotati di un "pappo" bianco cotonoso).

Il genere Salix comprende circa 300 specie caratterizzate da rapido accrescimento e scarsa longevità, caratteristiche che troviamo pienamente nel salice bianco.

 
Habitat: Comune nei luoghi umidi e lungo i corsi d'acqua fino a 1000 metri di altitudine in tutta Europa.
Altre informazioni: Il salice bianco viene utilizzato per consolidare i terreni di ripa e le pendici franose (bioingegneria naturalistica), ed il suo legno, leggero e non molto pregiato, viene utilizzato nell'industria cartaria.
Utilizzato come combustibile brucia in fretta, producendo un buon calore per un tempo limitato. Era utilizzato come sostegno per le viti avendo una crescita veloce, le piante in circa 3/4 anni erano in grado di dare i primi pali. Per legare le viti, invece, venivano e vengono ancora usati i giovani rami del Salix viminalis (vinchi o vimini).
La pianta è inoltre ricca di virtù medicinali. L'acido salicilico composto alla base della nota aspirina fu ricavato proprio dal salice bianco, e la corteccia contiene tannino, utilizzato come disinfettante e cicatrizzante.
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